domenica 14 settembre 2008

L'ultima Cartagine

Ho trovato questa imformazione molto interessante e breve su Cartagine, l´ultima Cartagine. Questo si collega direttamente al discorso fatto in classe sul suo cambio di nome a quello di Africa. Buona lettura!

(…) Il sito era però troppo ben scelto perché rimanesse disabitato e una nuova città nacque e crebbe diventando la seconda città nella parte occidentale dell'Impero Romano e la città principale della Provincia romana "Africa". Gaio Giulio Cesare vi fondò una colonia romana di veterani nel 46 a.C. Alla fine del secondo secolo DC Cartagine era il centro dell'Africa Romana e Tertulliano retoricamente si rivolge al governatore romano puntualizzando che come i cristiani di Cartagine ieri erano pochi e ora "hanno riempito ogni spazio fra di voi - città, isole, fortezze, villaggi, mercati, campi, tribù, compagnie, palazzi, senato, foro: non abbiamo lasciato niente per voi tranne i templi dei vostri dei" (Apologeticus, scritto a Cartagine, circa 197).
La ricaduta politica della profonda disaffezione dei cristiani d'Africa fu un fattore cruciale per la facilità con cui Cartagine e le città vicine furono conquistate, nel 439, da Genserico re dei Vandali che sconfisse la guarnigione romana facendo di Cartagine la sua capitale.
Dopo un fallito tentativo di riconquistare la città nel quinto secolo, i bizantini riuscirono infine a entrare in Cartagine nel sesto secolo.
Durante il regno dell'imperatore bizantino Maurizio I Cartagine divenne un Esarcato, come Ravenna in Italia. Questi due Esarcati furono il bastione occidentale dell'Impero Romano d'Oriente, tutto ciò che rimaneva del suo potere all'Ovest.
L'Esarcato bizantino non fu in grado, però, di reggere la pressione dei conquistatori arabi del settimo secolo. Il primo attacco arabo all'Esarcato di Cartagine ebbe inizio - ma senza un grande successo - in Egitto nel 647. La campagna finale contro Cartagine si ebbe dal 670 al 683.
Nel 698 l'Esarcato d'Africa fu definitivamente sconfitto dalle nascenti forze dell'Islam.

Andrea D. C.

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