lunedì 3 novembre 2008

Mecenate

Siccome oggi stavamo vedendo l’epoca di Augusto, e si era accennato al discorso dei consiglieri del grande imperatore, Agrippa e Mecenate, ho pensato di scrivere qualcosa su questi personaggi. Buona lettura!

Santiago

Se si parla di Gaio Cilnio Mecenate, dobbiamo dire che egli nacque ad Arezzo nel 68 a.C. e morì nell’8 d.C. Proveniva da una famiglia Etrusca. Formò un circolo di intellettuali e di poeti che protesse ed incoraggiò nell’ambito artistico. Fra questi si possono ricordare Orazio, Virgilio e Properzio, i quali dedicarono molte delle loro opere a Mecenate. Cosí, egli diede al nuovo regime di Agusto non solo un efficace tono letterario, ma anche un sostegno storico-culturale: molte delle opere prodotte con il sostegno di Mecenate servirono per mostrare la grandezza di Roma ed e per patrocinare alcune politiche imperialistiche del nuovo imperatore. Siccome Augusto si stava in un certo senso deificando, Virgilio con l’Eneide fornì una genealogia mitica per Roma e per Ottaviano (si osservi che Iulo deriva da Ilión, Troia, e da Iulo deriva Giulia, gens alla quale appartenevano Cesare ed Augusto; Iulo era nipote di Venere). Inoltre con le Georgiche sostenne un'altra idea augustea, propagandando la rinascita dell'agricoltura in Italia. Oltre a essere il suo collaboratore, fu amico di Augusto. Non ne va però dimenticata l'azione politica di consigliere: per molti aspetti sta alla base della struttura data da Ottaviano allo Stato Romano, con le istituzioni tradizionali (Senato e magistrature in primis) svuotate di significato e creazione di un apparato amministrativo fondato sul coinvolgimento degli equites. Come fatti importanti della sua vita, possiamo ricordare che fu vicereggente di Augusto nella battaglia di Azio, momento nel quale soffocò con grande fermezza (in assenza di Augusto), la congiura di Marco Emilio Lepido il Giovane. Si dice anche che la ragione per la quale Mecenate smise di aiutare Augusto negli ultimi anni della sua vita, furono o, come dice Svetonio, l'indiscrezione di Mecenate con la moglie Terenzia a proposito della cospirazione nella quale era implicato sui fratello Murena o, come dice Dione Cassio, che l'imperatore aveva una relazione con Terenzia. Per concludere, possiamo aggiungere che egli creò un nuovo comportamento, detto appunto mecenatismo, oggi sinonimo di protezione degli artisti. Esempi di mecenatismo sono Cosimo il Vecchio de' Medici (1389-1464) e suo nipote Lorenzo il Magnifico (1449-1492), che raccolsero attorno a loro i più grandi talenti del tempo.

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